Oltos (525-500 a.C.), kylix ARV² 60.66, Museo Nazionale Tarquiniese inv. RC6848. Foto da Archivio Beazley.
Diciamoci la verità…o li si ha oppure no. Non esistono mezze misure, non esistono scusanti. La vita è dura e se a Herakles occorre la clava per riuscire dove a Medusa basta lo sguardo, beh…è tutta questione di attributi! Argomento interessante, non trovi?
In iconografia il termine “attributo” sta per “elemento caratterizzante”.
Un elemento si definisce caratterizzante per una figura del mito o della sfera divina quando la identifica come tale. Ogni eroe, divinità o personaggio presenta, infatti, determinate costanti iconografiche.
Vediamo alcuni esempi:
Zeus
doppio fulmine, aquila
[Oltos (525-500 a.C.), kylix ARV² 60.66. Tarquinia, Museo Nazionale Tarquiniese, inv. RC6848 Foto da Archivio Beazley.]
era
velo, scettro, polos (particolare copricapo)
[Pittore di Kleophon (450-425 a.C.), skyphos, Toledo-Museum of Art inv. 1982.88. Foto da Archivio Beazley. ]
Ade
scettro, trono, kàntharos (un tipo di coppa per bere), cornucopia, melograno, gallo
[Pittore di Oionokles (475-450 a.C.), neck-anfora, ARV² 647.21. Museo Archeologico Nazionale, inv. M1367. Foto da Archivio Beazley.]
Demetra
scettro, velo, spighe
[Pittore di Berlino (500-475 a.C.), neck-anfora, ARV² 201.69. Dresden, Staatl. Kunstsammlungen, Albertinum, inv. 289. Foto da Archivio Beazley.]
Persefone
torce, spighe, melagrana
[Brygos (500-475 a.C.), kylix, ARV² 386 . Frankfurt, Liebieghaus, inv. STV7. Foto da Archivio Beazley.]
Poseidone
tritone
[Pittore di Berlino (500-475 a.C.), neck-anfora, ARV² 202.80. New York, Metropolitan Museum, inv. 41.162.17. Foto da Archivio Beazley.]
Ares
elmo, lancia, spada
[Oltos (525-500 a.C.), anfora ARV² 35.1. Vienna, University, inv. 631A. Foto da Archivio Beazley.]
Afrodite
mela, diadema, fiore, colomba, corona, ramo, scettro
[Oltos (525-500 a.C.), kylix ARV² 60.66. Tarquinia, Museo Nazionale Tarquiniese, inv. RC6848 Foto da Archivio Beazley.]
Efesto
tenaglie, martello, pylos (un tipo di copricapo usato dagli artigiani), alcuni pezzi di metallo infiammato, i cosiddetti μύδροι. Indossa spesso l’exomìs (un chitone allacciato solo sulla spalla destra, tipico degli schiavi e degli artigiani)
[Pittorte di Dutuit (500-475 a.C.), neck-anfora ARV² 306.2. Boston, Museum of Fine Arts, inv. 13.188. Foto da Archivio Beazley.]
Dioniso
la barba, ghirlanda, con chitone e mantello, talvolta anche con una pelle di pantera. Gli attributi del dio sono i tralci d’uva, la cetra, il tirso (lungo bastone sormontato da un pigna), kàntharos (un tipo di coppa per bere)
[Pittore di Brygos (500-475 a.C.), neck-anfora, ARV² 383.198. Vienna, Kunsthistorisches Museum, 695. Foto da Archivio Beazley.]
Artemide
arco o ascia nelle mani e frecce sulle spalle, cerva
[Pittore di Oreithyia (475-450 a.C.), lekythos. Madison, Elvehjem Museum of Art. Foto da Archivio Beazley.]
Apollo
arco, alloro, cetra (strumento musicale)
[Gruppo di Medea (525-500 a.C.), neck-anfora, ABV 321.3. London, British Museum, inv. B262. Foto da Archivio Beazley.]
Atena
elmo, scudo, lancia e gorgonèion (testa della gorgone Medusa recisa da Perseo)
[Gruppo di Leagros (525-500 a.C.), hydria. Londra, Market Sotheby’s 154. Foto da Archivio Beazley.]
Ermes
la verga dell’araldo e il kerỳkeion (il caduceo, il bastone con due serpenti aggrovigliati), il pètaso (particolare cappello tipico dei viaggiatori) e i calzari alti e muniti d’ali, come il cappello. Altri attributi, ma più rari, sono la cornucopia, il disco, la borsa del denaro, il flauto e la siringa, l’alloro, la palma e il mirto
[Pittore di Atena (500-475 a.C.), lekythos, ABV 522. Ginevra, market, Hirsch. Foto da Archivio Beazley.]
Herakles
clava e leontea (la pelle del Leone di Nemea, una delle fatiche dell’eroe)
[Gruppo di Leagros (525-500 a.C.), hydria. Londra, Market Sotheby’s 154. Foto da Archivio Beazley.]
Teseo
lancia, ascia, spada
[Pittore dei Porci (475-450 a.C.), neck-anfora, ARV² 565.36. Cambridge, Fitzwilliam Museum, inv. 37.22. Foto da Archivio Beazley.]
Circe
skyphos, bacchetta
[Pittore dell’Etiope (475-450 a.C.), pelike, ARV² 665.4. Dresden, Staatl. Kunstsammlungen, Albertinum, inv. 323. Foto da Archivio Beazley.]
Riconoscere i personaggi non è tuttavia così semplice e non di rado si può cadere in errore: bisogna avere una buona conoscenza dei miti di cui essi sono protagonisti, considerare l’intero contesto della scena dipinta e i rapporti con le figure rappresentate in tutto il vaso.
***
Che ne pensi di queste opere? ti è piaciuto questo articolo? vuoi condividere con me e gli altri utenti un tuo pensiero o un approfondimento? hai qualche curiosità in particolare?
Non aspettare: commenta questo post!
SEGUIMI ANCHE SU FACEBOOK e INSTAGRAM, TI ASPETTO!
Tutti i diritti riservati. È assolutamente vietata qualsiasi forma di riproduzione parziale o totale del testo e delle immagini di questo sito.
Pingback: Occhio, malocchio & co. – La ceramica antica
Pingback: La stagione dell’amore – La ceramica antica
Pingback: O Fortuna, velut luna… – La ceramica antica
Pingback: Congiunzioni astrali, Marte dùcit! – La ceramica antica
Pingback: La Via Lattea. Candor di giglio, inganno divino – La ceramica antica
Pingback: Dafne. La ninfa, l’amore (?) e l’alloro – La ceramica antica