M’ama o non m’ama? Il mito di Procri e Cefalo

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Procri, Cefalo e il cane. Jena Painter, kylix ARV2 1512.16 (400-300a.C.). Foto da Archivio Beazley.
Una margherita, please

Uno dei miti più complessi e che susciterebbe l’invidia di un qualunque sceneggiatore di soap opera è quello di Procri e Cefalo.

Scopriamolo insieme e vediamo fino a che punto l’amore e la gelosia possono arrivare…

N.B. Il mito non ebbe molto fortuna nella produzione vascolare attica, molti sono invece le opere successive. Ecco perché in questo post farò uso anche di alcune di queste opere d’arte…

Iniziamo…

Procri era figlia di Eretteo e moglie di Cefalo.

Allo scopo di mettere zizzania tra i due coniugi, Eos (l’Aurora), innamorata di Cefalo, gli suggerì di mettere alla prova l’amore della moglie: lo trasformò in un un ricco straniero al quale Procri, in cambio di doni preziosi, non seppe resistere. Nel momento in cui la moglie stava per cedere, Cefalo rivelò la sua vera identità. Procri, piena di vergogna e rimorso, scappò a Creta.

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Eos e Cefalo. Nicola Poussin (1630 circa). Foto da Wikepedia.

 

Qui il re Minosse si invaghì della fuggiasca, ma la moglie, Pasifae, gli aveva gettato un sortilegio per punirlo dei continui tradimenti: tutte le amanti sarebbero morte a causa delle bestie velenose che il re eiaculava nel loro grembo durante l’amplesso.

I due fedifraghi poterono consumare il loro rapporto solo dopo che l’uomo ingerì una radice, donata alla donna da Circe, e in cambio della guarigione dal sortilegio Procri ottenne un cane da caccia che non lasciava mai sfuggire la preda e una lancia che colpiva sempre il bersaglio.

Con questi doni, Procri ritornò in patria, ancora innamorata del marito.

Volle, tuttavia, metterlo alla prova a sua volta: con l’aiuto di Artemide, si trasformò in un bellissimo giovane, gli si presentò con la lancia e il cane e lo corteggiò.Cefalo non seppe resistere a quei doni e, nel momento in cui stava per cedere alle avance, Procri rivelò la sua identità. Erano pari!

I due coniugi, allora, si rappacificarono.

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Procri, Cefalo e il cane. Jena Painter, kylix ARV2 1512.16 (400-300a.C.). Foto da Archivio Beazley.

La gelosia di Procri per Eos non fu tuttavia placata e temeva che il marito potesse cedere alla sue lusinghe durante le battute di caccia. Un giorno, allora, lo seguì ma per sbaglio Cefalo, credendo fosse un animale nascosto tra i cespugli, la uccise con la lancia donatagli.

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Morte di Procri. Piero di Cosimo (1486-151o). Foto da Wikipedia.
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Morte di Procri. Giulio Romano (1530 circa). Foto da iconos.it.
Perché, diciamo la verità, Beautiful o Il segreto si possono mettere da parte di fronte a questo mito, non reggono proprio il confronto!

Cari followers, sperando di avervi incuriosito anche con questo post, vi aspetto al prossimo! Non mancate…

Che ne pensi di queste opere? ti è piaciuto questo articolo? vuoi condividere con me e gli altri utenti un tuo pensiero o un approfondimento? hai qualche curiosità in particolare?

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Ti sei perso qualche articolo? Nessun problema, vai sulla pagina Schema articoli del blog e cerca il mito o l’approfondimento che più ti interessa tra quelli già pubblicati… buona lettura!

 

 

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