I fulmini sono uno dei fenomeni atmosferici più potenti e non potevano che essere legati a Zeus, padre degli dei.
I fulmini dei Ciclopi
Come fece Zeus ad appropriarsi dei fulmini?
Secondo la versione di Apollodoro, il dio si ribellò al padre Crono e ai Titani. Dopo dieci anni di guerra, Gea predisse a Zeus la vittoria se fosse stato aiutato dai Ciclopi che erano, però, rinchiusi nel Tartaro. Zeus scese negli Inferi e li liberò dalle catene.
Fu allora che i Ciclopi donarono a Zeus il tuono, il fulmine e la folgore, a Plutone l’elmo, a Poseidone il tridente. Con queste armi essi sconfissero i Titani, e dopo averli rinchiusi nel Tartaro posero a sorvegliarli gli Ecatonchiri. poi gli dèi si spartirono il dominio con un sorteggio: a Zeus toccò il regno del cielo, a Poseidone del mare, a Plutone dell’Ade.
[Apollod. Bibliotheca 1, 2, 1. Trad. it. G. Paduano]
I fulmini, l’Etna e il cavallo Pegaso
Una volta liberi, i Ciclopi si insediarono in Sicilia, nei pressi dell’Etna.
Essi erano esperti fabbri e aiutavano Efesto anche nella fabbricazione dei fulmini per Zeus. Questi poi erano trasportati periodicamente sul Monte Olimpo dal cavallo alato Pegaso, fuoriuscito dal collo di Medusa una volta che la testa fu tagliata da Perseo.
I fulmini, attributo iconografico di Zeus
O padre Zeus, che scuoti il mondo tuonando e scorrendo come la fiammae scagli dall’alto il lampo dell’etere folgore.
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