La divina Leto e gli stolti contadini

Leto e il parto segreto

Leto, figlia dei titani Ceo e Febe, fu una delle amanti di Zeus. Rimase incinta e, per sfuggire all’ira di Era, si nascose sull’isola di Delo per partorire i suoi due gemelli divini, Apollo e Artemide. Fu costretta a partorire da sola stringendosi a una palma da datteri, infatti questi frutti divennero sacri ad Apollo.

 

Apollo e Artemide ai lati di una palma, Pittore di Rycroft (520-510 a.C.). Oxford, Ashmolean Museum (inv. 1965.118). Foto da Archivio Beazley.

 

Artemide, Apollo, Leto ed Ermes. Foto da Archivio Beazley.
Leto e i contadini senza cuore

Dopo il parto, giunse in Licia. Stanca e senza forze, con in braccio i neonati che le avevano succhiato il seno, si avvicinò a un piccolo specchio d’acqua per bere, ma un gruppo di contadini che raccoglievano vimini le impedì di ristorarsi. Splendidi i versi di Ovidio nelle sue Metamorfosi [Ov. Met. 6, 345-381, qui riporto la traduzione di G. Paduano] dove possiamo leggere un discorso a difesa della non privatizzazione delle acque che potrebbe essere ancora usato nei più accesi dibattiti politici contemporanei:

La figlia del Titano si accostò e pose il ginocchio a terra
per attingere l’acqua freschissima e berla,
ma glielo impedì la massa dei contadini e la dea disse loro:
‘Perché mi volete togliere l’acqua?: né il sole né l’aria né le acque
la natura li ha fatti privati; vengo a un bene pubblico,
eppure vi supplico di darmelo come dono. Io non volevo
lavare gli arti e le membra sfinite, ma solo
placare la sete. Mentre parlo ho la bocca secca,
la gola arida e a stento ci passa la voce.
Un sorso d’acqua sarà per me nettare, e confesserò
di aver ricevuto la vita: con l’acqua mi avrete dato la vita.
Vi commuovano anche questi piccoli che dal grembo vi tendono
le piccole braccia’.

Purtroppo vane furono le sue parole e neanche la vista dei piccoli che tendevano loro le braccia furono sufficienti a sciogliere il cuore di quelle persone. Non contenti, inoltre, cercarono di cacciarla insultandola, minacciandola e sporcando l’acqua:

In effetti per caso i bambini tendevano
le braccia. Chi non si sarebbe fatto commuovere
dalle dolci parole della dea? Ma loro si ostinano
a respingere la preghiera, e aggiungono insulti e minacce
se non se va; e ancora non basta: con piedi e mani
intorbidano il lago, e con salti maligni
smuovono dal fondo qua e là il molle fango.

 

Dovevano essere puniti, la tracotanza doveva essere punita! E quando Leto si arrabbia, sono guai per tutti… come imparerà bene Niobe dopo qualche tempo, punita con l’uccisione dei suoi figli per mano di Apollo e Artemide e per volontà di Leto in persona.

 

L’ira caccia la sete, e infatti la figlia di Ceo
non supplica più, non vuol più rivolgere a quegli uomini indegni
Parole che non sono all’altezza di un dio e, alzando le mani al cielo,
Disse: ‘Vivete dunque per sempre in questo stagno!’
Si realizza il suo desiderio: quelli godono
di stare sott’acqua e ora immergersi con tutto il corpo
nel fondo della palude, e ora alzare il capo,
e nuotare a pelo d’acqua, spesso fermarsi sulla riva e di nuovo
saltare nelle acque fredde; ma sfogano ancora
le lingue sfrenate nel litigio e senza pudore
e, benché siano sott’acqua, anche sott’acqua continuano ad imprecare.

La voce ormai roca, il collo si gonfia,

le offese stesse dilatano le facce larghe.

Le spalle toccano il capo, il collo sembra eliminato,

il dorso è verde, il ventre, che la parte massima

del corpo, bianchiccio e, mutati in rane, sguazzano nell’acqua fangosa.

         [Ov. Met. 6, 339-381. Trad. it. G. Paduano]

 

La metamorfosi era compiuta e i contadini, con la lingua troppo lunga e che avevano sollevato il fango, divennero rane sguazzanti nell’acqua fangosa.

Guttus apulo figurato (300 a.C. ca.). Cleveland, Museum of Art, inv. 1985.176.

 

***

Che ne pensi di queste opere? ti è piaciuto questo articolo? vuoi condividere con me e gli altri utenti un tuo pensiero o un approfondimento? hai qualche curiosità in particolare?

Non aspettare: commenta questo post!

 

SEGUIMI ANCHE SU FACEBOOK e INSTAGRAM, TI ASPETTO!

Tutti i diritti riservati. È assolutamente vietata qualsiasi forma di riproduzione parziale o totale del testo e delle immagini di questo sito.

2 commenti

  1. Alessio Gallerini - Firenze

    Torno sempre più spesso ai miti soprattutto se legati alle rappresentazioni artistiche . Senza tempo . e mi capita di arrivare a questo sito bello e benfatto , tra immagini vascolari anche rare e descrizioni agili . È un mio commento il più generale . Grazie . A.

    1. La ringrazio per questo suo gentile commento e sono felice che abbia trovato il mio sito bello e ben fatto. Amo fare divulgazione e sia qui, sia nelle mie pubblicazioni o nelle conferenze che faccio cerco sempre di adottare un stile chiaro e un approccio quanto più coinvolgente. Grazie di cuore!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Contenuto soggetto a copyright