Cassandra e l’inganno del bacio

Cassandra, principessa e profetessa di Troia

 

Cassandra ed Ettore. Foto da ancietnrome.ru. Scheda Beazley: qui.

 

Cassandra era figlia dei sovrani di Troia, Priamo ed Ecuba, e sorella del coraggioso Ettore. Era una dotata profetessa, ma nessuno le credette mai. Come ricorda Quinto Smirne, infatti:

Cassandra, il cui parlare non è mai vano,

ma quanto di vero dice è recepito, per un destino,

come fosse sempre falso, affinché dolori ne abbiano i Troiani.

         [Q.S. 12, 526-528. Trad. it. L. Ciolfi]

 

Ma chi le donò il dono della profezia e la maledizione di non essere mai creduta? Chi se non un dio…

 

i doni profetici e l’inganno del bacio 

Giovane di splendida bellezza, fu oggetto della bramosia amorosa del dio Apollo.

Apollo. Fota da metmuseum.org.

Egli le avrebbe donato capacità divinatorie se lei avesse ceduto alle sue lusinghe e così la giovane accettò, salvo poi, una volta appreso l’arte divinatoria e nonostante la natura divina di Apollo, venire meno meno al patto. Terribile fu la vendetta del dio: Apollo le disse che si sarebbe accontentato di un solo bacio e così la donna si avvicinò incurante del pericolo. Non appena ella fu sufficientemente vicina, il dio le sputò in bocca lasciandole sì il dono della profezia ma levando quello della persuasione (cfr. Servio, In Verg. Aen. 2, 247). Ecco perché, nonostante Cassandra dicesse il vero ogni volta che profetizzava il futuro, nessuno le credeva.

Leggiamo cosa raccontano, infatti, Apollodoro e il tragediografo Eschilo:

fu corteggiata da Apollo, che promise di donarle l’arte profetica; Cassandra la apprese ma non volle unirsi ad Apollo, per cui il dio fece in modo che i suoi responsi non fossero mai creduti.

         [Apollod. Bibliotheca 3, 12, 5. Trad. it. G. Guidorizzi]

 

CASSANDRA Mi destinò a questo compito l’Apollo degli oracoli.

CORO Fu forse colpito da passione per te, anche se era un dio?

CASSANDRA Fino a ora mi vergognavo a parlarne.

CORO Quando le cose vanno bene ci concediamo dei lussi.

CASSANDRA Lottava per avermi, spirava fascino su di me.

CORO E giungeste insieme all’atto che genera figli?

CASSANDRA Feci una promessa al Dio Obliquo, ma non la mantenni.

CORO Ed eri già posseduta dall’arte profetica?

CASSANDRA Già vaticinavo eventi alle città.

CORO E non ti colse l’ira dell’Obliquo?

CASSANDRA Per quel mio errore, non fui più creduta da nessuno.

[A. A. 1202-1212. Trad. it. A. Tonelli]

 

il bacio di Cassandra nella produzione vascolare attica 

L’episodio della punizione di Cassandra non è documentato sulla ceramica greca.

La donna è rappresentata solo nel contesto della Guerra di Troia e quasi sempre mentre si rifugia nel tempio di Atena per sfuggire alle grinfie del terribile Aiace d’Oileo che abuserà di lei. Ella, infine, divenne bottino di guerra e concubina di Agamennone, re di Micene,  e morì per mano di Clitennestra, moglie del re.

 

Cassandra e Aice di Oleo. Foto da Archivio Beazley.

 

Lo stupro non è menzionato in Omero, ma si trova in fonti successive, come Strabone e Quinto Smirne; leggiamo i versi di quest’ultimo dove Atena si rivolge al padre Zeus:

Io non resterò più sull’Olimpo,

né vorrò più essere detta tua figlia, se degli Achei

non avrò punito la follia, ché nel mio tempio

il figlio di Oleo grave offesa mi fece: non ebbe pietà

di Cassandra che verso di me tendeva le mani innocenti

ripetutamente, né temette la mia potenza né in cuor suo

ebbe rispetto di un’immortale, ma impresa terribile compì.

[Q.S. 14, 433-439. Trad. it. B. Capuzza]

 

Atena, quindi, è intenzionata a punire l’empio stupratore, che trovò infatti la morte in mare.

 

Cassandra mai creduta, ma stimata dai nemici

Cassandra, in conclusione, non ebbe una vita facile e triste fu anche le circostanze della sua morte. Di certo spicca il fatto che mai nessuno dei Troiani credette alle sue profezie, ma i nemici Argivi nascosti dentro il cavallo invece stimavano le sue capacità:

Gli Argivi dall’interno gioivano sentendo

il vociare di quelli che per Ilio banchettavano e non si davano cura

di Cassandra (provavano stupore per lei poiché aveva scrutato

esattamente, conoscendola, l’intenzione e l’aspirazione degli Achei).

         [Q.S. 12, 576-579. Trad. it. L. Ciolfi]

 

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