«Le virili», è questo l’epiteto usato da Omero per identificarle, ma davvero le Amazzoni sono solo questo?
Scopriamo insieme uno dei popoli più straordinari di cui il mito abbia mai narrato, senza dimenticare le fonti antiche, l’iconografia e le opere più rappresentative!
FONTI
La lettura delle fonti antiche più significative è il primo passo per capire queste donne e la loro educazione:
Omero
Ἀμαζόνες ἀντιάνειραι («Amazzoni virili»)
[Omero, Iliade 3, 189; 6, 186]
Apollonio Rodio
non rispettavano le leggi della giustizia, ma ad esse
erano care soltanto la violenza e i lavori di Ares:
di lui erano figlie e della ninfa Armonia
che si unì al dio nel profondo del bosco di Acmone,
e gli partorì le fanciulle che amano sopra ogni cosa la guerra
[Apollonio Rodio, Le Argonautiche 2, 988-992. Trad. it. di G. Paduano]
Apollodoro
Esse erano dedite ad attività guerriere e se mai si univa a un uomo e davano alla luce un figlio allevavano solo le femmine, alle quali comprimevano il seno destro perché non fossero impacciate nel lanciare il giavellotto, mentre lasciavano crescere quello sinistro per l’allattamento.
[Apollodoro, Biblioteca 2, 5, 9. Trad. it. G. Guidorizzi]
Diodoro Siculo
Si racconta che ai confini della terra e all’occidente della Libia abiti una nazione governata da donne, che hanno costumi del tutto diversi dai nostri. Le donne usano prestare servizio militare durante un periodo di tempo determinato, conservando la propria verginità. Quando il termine del servizio militare è raggiunto, si accostano agli uomini per averne dei figli, e coprono le magistrature e tutte le funzioni pubbliche. Gli uomini trascorrono tutta la propria vita a casa, come le nostre casalinghe, dedicandosi solamente a occupazioni domestiche; sono tenuti lontani dall’esercito, dalla magistratura e da ogni altra funzione pubblica che possa ispirare loro l’idea di sottrarsi al giogo delle donne. Dopo aver partorito, le Amazzoni consegnano il neonato tra le mani degli uomini, che pensano a nutrirlo di latte e d’altri alimenti appropriati per la sua età. Se il bambino è una femmina, le si bruciano le mammelle, per impedire a tali organi di svilupparsi con l’età, perché delle mammelle prominenti sarebbero scomode per l’esercizio guerriero; ciò spiega il nome d’Amazzoni che i Greci hanno dato loro. Secondo la tradizione, le Amazzoni abitavano in un’isola chiamata Espera, posta a occidente, nel lago Tritonide.
[D. S. 3, 53, 1]
ETIMOLOGIA DEL NOME
Diodoro Siculo, come abbiamo letto, spiega l’etimologia del nome affermando che si toglievano uno dei seni per privarsi dell’impaccio durante il combattimento e «ciò spiega il nome d’Amazzoni che i Greci hanno dato loro».
Nella parola Ἀμαζόνες, infatti, la Ἀ iniziale sarebbe un’alfa privativa del successivo μαζός (“seno”), quindi la parola Amazzone significherebbe “priva di seno”.
ICONOGRAFIA
Le Amazzoni sono raffigurate come donne armate di elmo, corazza, schinieri, scudo o pelta (piccolo scudo di forma ellittica troncato in alto da un intacco a forma semicircolare), lancia, spada, ascia o bipenne (ascia a doppio fendente) e arco. Compare anche il tipo con vestiario scita.
Le immagini vascolari attiche mostrano queste donne in determinati schemi iconografici:
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Rappresentazioni generiche nelle quali appaiono a cavallo, a piedi o solo in primo piano. In un caso appaiono sedute.
2. Rappresentazioni in combattenti singoli contro guerrieri o eroi greci (Eracle, Teseo, Achille)
3. Rappresentazione in amazzonomachie, che trattano la mitica invasione dell’Attica da parte delle Amazzoni e lo scontro con i guerrieri per fronteggiarle
4. Rappresentazione in scene in cui risultano sconfitte
Nel campo della scultura spiccano:
- l’Amazzonomachia sullo scudo della statua di Atena Parthenos di Fidia. Presenta i caratteri di una composizione pittorica vediamo, per la prima volta, due motivi che diventeranno ricorrenti nelle opere successive: la rappresentazione del guerriero che afferra un’Amazzone per i capelli (in basso a destra) e un’Amazzone con uno dei seni scoperto
- l’Amazzonomachia del frontone occidentale del tempio di Asclepio ad Epidauro. Purtroppo la figura dell’Amazzone, su un cavallo impennato e mentre attacca con la scure un Greco sulla destra, è mutila.
- l’Amazzone ferita, Musei Capitolini (seconda metà del II sec. d.C.). È conosciuta come Amazzone “tipo Capitolino” o “tipo di Sosikles”, dalla firma in lettere greche apposta sul sostegno della statua. Il braccio destro doveva essere poggiato ad una lancia, mentre il sinistro solleva la veste per scoprire la ferita. La statua, copia di Sosicle dell’originale in bronzo dello scultore Kresilas (seconda metà del V secolo a.C.).
- L’Amazzone ferita di Cresila, Metropolitan Museum di New York. La figura si appoggia ad un pilastro e ha la testa reclinata per il dolore.
A. R.
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